sabato 5 marzo 2011

Bello come l'incontro fortuito su un tavolo operatorio di una macchina da cucire con un ombrello

Ieri sera sono andata qui.

Aspettando Filippe Daverio
Introduzione con Viola e Violino
L'incontro
Spiegazione del titolo dadaista:
Poema dadaista: "Prendete un giornale. Prendete delle forbici. Scegliete nel giornale un articolo che abbia la lunghezza che contate di dare al vostro poema. Ritagliate l’articolo. Ritagliate quindi con cura ognuna delle parole che formano questo articolo e mettetele in un sacco. Agitate piano. Tirate fuori quindi ogni ritaglio, uno dopo l’altro, disponendoli nell’ordine in cui hanno lasciato il sacco. Copiate coscienziosamente.”

Filippe Daverio con la sua cultura e dialettica eccellenti mi ha, ovviamente, conquistata.
Una piccola chicca della serata:
L'interpretazione delle opere di Marcel Duchamp:
  1. Innanzitutto era, e gli europei se ne erano accorti, una provocazione
  2. Gli americani sono boccaloni e lo hanno preso ad literam
  3. Duchamp rappresenta il concetto di modernità rompendo con il passato

La modernità non risiede nei modi della comunicazione, perché anche se lenti sono sempre esistiti, la modernità non risiede nel saper volare, bensì si entra nel peridodo moderno dal momento in cui si produce più di quanto si riesca usare. Ed è allora che ci possiamo circondare di cose inutili, che nel loro residuo di inutilità hanno un residuo di poeticità, ed è in quest'ottica che vanno interpretate le provocazioni di Marcel Duchamp.

2 commenti:

mitch_76 ha detto...

Tecnica del cut-up, usata anche da Burroughs. Deve essere stato molto interessante.

Pellegrina ha detto...

E' che gli usa sono abituati a seguire le istruzioni.