giovedì 31 marzo 2011
lunedì 28 marzo 2011
lunedì 21 marzo 2011
sabato 19 marzo 2011
Orchidee
Mia nonna ha decisamente il pollice verde, tra i suoi prodigi annovera la coltivazione di orchidee.
Vedere i fiori spuntare riempe la mia nonna di gioia, e anch'io rimango affascinata.
Nel viaggio in estremo oriente ricordo le orchidee fiorite appese ai fili, con le loro radici fluttuanti nel vuoto.
venerdì 18 marzo 2011
Macchinine e righine
Eccomi al mio terzo Mei Tai realizzato (Il primo e il secondo). Questa volta il pratico porta-bebè andrà da mia sorella a Santo Domingo, dove ora si trova ad operare in una missione. Le hanno affidato un bambino di un mese e mezzo, che lei tiene con sé giorno e notte, facendogli da mamma.
Spero che il mio Mei Tai le sia d'aiuto.
In questa foto l'altra mia sorella con Anastasia.
lunedì 14 marzo 2011
martedì 8 marzo 2011
lunedì 7 marzo 2011
sabato 5 marzo 2011
Bello come l'incontro fortuito su un tavolo operatorio di una macchina da cucire con un ombrello
Ieri sera sono andata qui.
Spiegazione del titolo dadaista:
Poema dadaista: "Prendete un giornale. Prendete delle forbici. Scegliete nel giornale un articolo che abbia la lunghezza che contate di dare al vostro poema. Ritagliate l’articolo. Ritagliate quindi con cura ognuna delle parole che formano questo articolo e mettetele in un sacco. Agitate piano. Tirate fuori quindi ogni ritaglio, uno dopo l’altro, disponendoli nell’ordine in cui hanno lasciato il sacco. Copiate coscienziosamente.”
Filippe Daverio con la sua cultura e dialettica eccellenti mi ha, ovviamente, conquistata.
Una piccola chicca della serata:
L'interpretazione delle opere di Marcel Duchamp:
La modernità non risiede nei modi della comunicazione, perché anche se lenti sono sempre esistiti, la modernità non risiede nel saper volare, bensì si entra nel peridodo moderno dal momento in cui si produce più di quanto si riesca usare. Ed è allora che ci possiamo circondare di cose inutili, che nel loro residuo di inutilità hanno un residuo di poeticità, ed è in quest'ottica che vanno interpretate le provocazioni di Marcel Duchamp.
Spiegazione del titolo dadaista:
Poema dadaista: "Prendete un giornale. Prendete delle forbici. Scegliete nel giornale un articolo che abbia la lunghezza che contate di dare al vostro poema. Ritagliate l’articolo. Ritagliate quindi con cura ognuna delle parole che formano questo articolo e mettetele in un sacco. Agitate piano. Tirate fuori quindi ogni ritaglio, uno dopo l’altro, disponendoli nell’ordine in cui hanno lasciato il sacco. Copiate coscienziosamente.”
Filippe Daverio con la sua cultura e dialettica eccellenti mi ha, ovviamente, conquistata.
Una piccola chicca della serata:
L'interpretazione delle opere di Marcel Duchamp:
- Innanzitutto era, e gli europei se ne erano accorti, una provocazione
- Gli americani sono boccaloni e lo hanno preso ad literam
- Duchamp rappresenta il concetto di modernità rompendo con il passato
La modernità non risiede nei modi della comunicazione, perché anche se lenti sono sempre esistiti, la modernità non risiede nel saper volare, bensì si entra nel peridodo moderno dal momento in cui si produce più di quanto si riesca usare. Ed è allora che ci possiamo circondare di cose inutili, che nel loro residuo di inutilità hanno un residuo di poeticità, ed è in quest'ottica che vanno interpretate le provocazioni di Marcel Duchamp.
martedì 1 marzo 2011
Ispirazione dal web
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